Primavera-Estate 2014: Fairy Style

Preparatevi: ormai il caldo è alle porte, finalmente!
Cosa vedremo quindi, in città o in vacanza? Tante graziose fate che camminano accaldate con lunghi vestiti a fantasie floreali, di tessuto quasi impalpabile che si adagia sul corpo e accompagna i movimenti.






Rende statuaria chi è già alta, ma dona anche alle più piccole se abbinate a maxi zeppe. Non dimenticate di abbinare gioielli etnici per un look hippie , ma senza esagerare. Anche un foulard leggero farà la sua figura.

Un must saranno le fascette nei capelli, e le corone di fiori, che potete creare dando sfogo alla vostra creatività seguendo questo facile TUTORIAL PER CREARE CORONCINE DI FIORI.



Siete indecise se abbandonare il vostro look total black come la sottoscritta?
Niente paura.... l'estate può essere spensierata anche con un colore cupo come il nero, anche se vi consiglio di provare qualcosa sui toni del blu scuro, magari con una fascia in vita stile impero che esalti il vostro fisico minuto.



Un cosiglio: se vi piace il pizzo, specie se nero, riservatelo alle uscite serali .


Tropical Party

Frenaaaa che voglio andare al mareee, freeena che mi devo truccare! Eh sì, eh sì con questo caldo frizzantino ho proprio voglia di una festa di colori. Ovviamente questo è un look che io metterei anche per fare la spesa, ma per le più teneramente tortorine questo può essere un make up da sera.

Alcuni step come la base li ho saltati allegramente perché ormai mie care Witches conoscete i segreti di una base occhi anti sgocciolamento di metà mattinata.
Bando alle ciance, ciance che ballano iniziamo!
Vi ricordo che cliccando sull'imagine Step by step vi si aprirà una finestra con la figura grande per vedere bene.

Let's start!










1: con un pennello piatto ho tamponato su tutto l'occhio un ombretto verde acido, se il prodotto ve lo concede, passate prima uno strato con il pennello bagnato e poi ritamponate con un pennello asciutto per una miglior resa. Questo colore va solo sfumato nei bordi, ma deve rimanere pieno e visibile. Non ho usato questa tecnica e ho riapplicato il colore alla fine prima di mettere il mascara.
2: usate il giallo come punto luce nella parte interna, giallo limone per le signorine dalla pelle ambrata, giallo normale per le diversamente abbronzate come me.
3: se avete un pencil brush applicate un ombretto turchese nella parte esterna dell'occhio, disegnate un triangolo e con un pennello pulito  morbido da sfumatura sfumate.
Sfumate.
Eh sì sfumate ancora.
4: sempre con il pencil brush prendete un ombretto viola caldo e ripassate la piega senza scendere nell'angolo. In pratica disegnate una banana viola e sfumate con il pennello pulito. Come vedete nella figura io ho usato un pennello piatto per applicare le ombreggiature, io mi trovo meglio perché a scuola ci facevano usare solo quelli, ma per chi ha un pencil brush a portata di mano e vuole una vita più semplice, usi pure il pencil.
Sfumate.
E lo sapete già, sfumate ancora.
5: Con un pennello piatto applicate un lilla sbirluccicoso, o shimmer, come più vi piace chiamarlo, sull'arcata.
E sfumateeee!
6: curvate se volete le ciglia e mettere il vostro mascara preferito. Applicate se volete le ciglia finte.
A breve arriverà un mini tutorial sulla loro applicazione.
7: eyeliner Ho scelto un eyeliner navy a punta extrafine per avere un flick (la parte più esterna del tratto) fine e lunghissimo. Roar!

E il resto del viso?

LABBRA: gloss pesca idratante, si vede poco perché ho le labbra molto rosa di mio, ma questa nuance si sposa molto bene con il resto dei colori.

FARD: corallo.

WITTY TIP:
come accordare le nuance:
Il filo di colori che tiene insieme questo make up è il giallo. Ogni colore scelto all'interno ha del giallo, in questo modo, nonostante la moltitudine di cromie, il tutto risulta sempre armonioso.
Es :Verde acido-lime è un verde con molto giallo, il turchese contiene del giallo e deve la sua sfumatura proprio a questo.
L'eyeliner navy invece è un colore molto freddo,  questo stacco è voluto per enfatizzare maggiormente la linea delle ciglia. Se invece volete rimanere sul leit motiv del giallo per rendere questo make up ancora più giocoso potete scegliere un blu cina, un blu elettrico, l'effetto sarà meno definito, ma più colorato.


alla prossima!

XXX

The Makeup Witch


















Rossetto Lilla, si o no ?


Eccoci qui. Grande dilemma... è arrivato il rossetto lilla.... e con lui mille dubbi.
Due domande e due risposte per facilitarci la vita :D

A CHI STA BENE : Sicuramente non alle lampadate. Per essere chic dovreste avere una carmagione molto pallida, per ottenere un effetto porcellana. Bisognerebbe abbinarlo a delle palpebre effetto nude, in modo da focalizzare il punto forte sulle labbra. Se siete more otterrete un effetto gothic, se non vi piace evitatelo come la peste. Se volete osare, il top sarebbe portarlo con un trucco smokye eyes molto pesante.

QUANDO NON METTERLO: Non sono adatti per le ragazze che hanno forti irregolarità alla dentatura: apparecchio, denti ingialliti o macchiati, denti spezzati o molto accavallati accavallati fra loro. I rossetti forti stanno bene anche sulle labbra sottili, a patto però non siano troppo scuri ed opachi.

E infine...attenzione!!Il rossetto deve sempre abbinarsi al vestito...evitate il tono su tono!!


Fiori di pesco

Hello Witches!

E' arrivata è lei! Non troppo calda ne' troppo fredda, la stagione che ormai si dava per dispersa  negli ultimi anni è finalmente tornata. E dopo questa breve intro degna di Giugliacci senior, junior e generazioni future di meteorologi partiamo subito con l'argomento che ci sta più a cuore... il make up!

Il look che oggi vi propongo è facile, veloce e colorato. Non colorato stile carnevale, ma un tocco di nuance primaverili non hanno mai fatto male a nessuno, soprattutto se fanno parte di quei colori modaioli che due , tre anni sono entrati di diritto nella gamma dei très chic.


Ormai i nostri passi di danza a suon di pennelli li conoscete già, se le foto vi sembrano piccoline basta cliccarci sopra e si aprirà una finestra grande per poter vedere bene cos'ho fatto.
E allora... seguitemi!

1 Primer: base bella chiara per illuminare e far durare il nostro make up.
2 Peach up: con un applicatore tamponate un fantastico color pesca sulla palpebra mobile.
3 Pink all over: dall'interno verso l'alto tamponate un bel rosa per scacciare l'effetto aranciata dal nostro look chicchissimo.
4 Shadows: con un pennello morbido con le setole fitte prendete un bel color terracotta, o cioccolato chiaro per scurire la piega dell'occhio. Con un pennello a corolla pulito sfumate.
Sfumate.
Sfumate ancora.
5 Luce dei nostri occhi: con quest'ultimo pennello raccogliete un ombretto chiaro beige e sfumate la parte superiore della vostra ombreggiatura e illuminate l'arcata sopraccigliare.
6 Underline: con una matita morbida waterproof tracciate una piccola linea all'esterno nella rima inferiore, dall'angolo fino a metà. Con un applicatore a punta di spugna sfumate subito prima che la matita si fissi.
7 Luce dentro: con una matita dorata, burro, margarina, latte, panna, cioccolato bianco

un po' salato vedete voi, una matita chiara, illuminate la congiuntiva per uno sguardo ampio e vispo.
Questo duo cremino di matite eviterà l'effetto kung fu panda a metà mattinata.
8 Match: per richiamare il pesca, il nostro leit motiv, tamponiamo il colore nella prima parte dell'occhio (sotto) ovviamente all'esterno.

Il resto del look comprende una bb cream leggera leggera, un fondotinta minerale, un blush pesca-dorato e un gloss. Se siete delle amanti della rossetto borgogna, per una serata hot, avanti!

Al prossimo loook!!!

xxx
The Make up Witch


8 marzo 2014

Auguri a tutte le donne... perchè non siamo solo tacchi e rossetto...





Cè un regno tutto tuo
che abito la notte
e le donne che stanno lì con te
son tante, amica mia,
sono enigmi di dolore
che noi uomini non scioglieremo mai.
Come bruciano le lacrime
come sembrano infinite
nessuno vede le ferite
che portate dentro voi.
Nella pioggia di Dio
qualche volta si annega
ma si puliscono i ricordi
prima che sia troppo tardi.
Guarda il sole quando scende
ed accende d’oro e porpora il mare
lo splendore è in voi
non svanisce mai
perché sapete che può ritornare il sole.
E se passa il temporale
siete giunchi ed il vento vi piega
ancor più forti voi delle querce e poi
anche il male non può farvi del male.
Una stampella d’oro
per arrivare al cielo
le donne inseguono l’amore.
Qualche volta, amica mia,
ti sembra quasi di volare
ma gli uomini non sono angeli.
Voi piangete al loro posto
per questo vi hanno scelto
e nascondete il volto
perché il dolore splende.
Un mistero che mai
riusciremo a capire
se nella vita ci si perde
non finirà la musica.
Guarda il sole quando scende
ed accende d’oro e porpora il mare
lo splendore è in voi
non svanisce mai
perché sapete che può ritornare il sole
dopo il buio ancora il sole.
E se passa il temporale
siete prime a ritrovare la voce
sempre regine voi
luce e inferno e poi
anche il male non può farvi del male.

Alda Merini, Il regno delle Donne.

Colori moda: i dieci immancabili per la prossima primavera by Pantone

Quale sarà il colore della primavera - estate 2014? Pantone ha ha scelto il Radiant Orchid, un mix di fucsia, viola e rosa. Una nuance che potrà dare un tocco di femminilità, calore ed eleganza a ogni ambiente.
Difficile da indossare, darà però un tocco di femminilità senza cadere nella banalità del rosa.
Nelle intenzioni di Pantone, il Radiant Orchid vuole di comunicare fiducia e gioia, amore e benessere, incoraggiando la creatività e l’originalità. Speriamo che funzioni!
Il Radiant Orchid potrà essere facilmente abbinato ai colori neutri, come nero e bianco: una gonna leggera color Radiant Orchid potrà essere abbinata a una camicetta leggera bianca. Si tratta di un colore che si abbina molto facilmente anche al jeans: una maglietta, un pullover o anche uno spolverino si abbineranno perfettamente a gonne e pantaloni di jeans.
Da evitare invece la sovrapposizioni tono su tono: un total look Radiant Orchid risulterebbe un po’ troppo vistoso e abbastanza difficile da gestire con eleganza. Da evitare anche l’abbinamento con le altre tonalità del viola, che vi renderebbero delle piccole bomboniere.




Se non vi piace questa tonalità, non disperate, Pantone ha scelto per noi dieci colori che impazzeranno nelle vetrine...a voi la scelta!

1. Dizzling Bule
Lo conoscete molto bene questo colore non solo perché già durante il 2013 era uno dei trend indiscussi, ma anche perché è il colore della vostra bacheca Facebook! Un colore brillante e fresco: basta abbinarlo al bianco per avere un effetto davvero estivo, ma si abbina perfettamente a tutti i colori del 2014. Pratico e versatile, non poteva andare meglio!
2. Violet Tulip
Un violetto delicato e leggermente pastellato ma che mantiene intatta la sua carica. Per niente stucchevole, ha un sapore leggero di lavanda: romantico e nostalgico, abbinato al blu elettrico riceve tutta un’altra energia!
3. Radiant Orchid
La tonalità precedente si scurisce unendosi alle note vibranti del fucsia: il risultato è un rosa intenso e leggermente antico che ricorda i petali delicati delle orchidee rosa.Si tratta di una tonalità perfetta per giocare con il color block e creare contrasti inaspettati!
4. Celosia Orange
L’arancione non manca mai dai colori dell’estate ma quest’anno diventa più chiaro e meno fluo. La tonalità ricorda l’arancione appunto delle celosia: un arancione vellutato che si vede sulle albiccocche più mature.
5. Freesia
Un giallo acceso e intenso come il colore dei fiori gialli di fresia. L’intensità del colore non ha nulla a che vedere con le sfumature fluo degli anni passati: quello del 2014 è un giallo caldo e avvolgente, vitale e carico di positività!
6. Cayenne
Un arancione che sfiore il rosso e con un tocco di rosa: si tratta del colore più femminile e sensuale di tutti. Perfetto per le stampe a fiori da usare per abiti da vere donne. Si tratta di un colore perfetto da indossare anche sulle labbra.
7. Placid Blue
Azzurro intenso, più rilassante e distensivo del blu. Usatelo per le camicie, ma anche da abbinare ai colori più accesi della palette estiva per far risaltare al massimo la loro brillantezza.
8.Paloma
Il grigio intenso delle nuvole di un temporale estivo: il colore più elegante e neutro, che si abbina facilmente a tutto. In estate l’imperativo è abbinarlo ai colori più accesi: il giallo Freesia è indubbiamente il suo migliore amico.
9. Sand
Il colore della sabbia raggiunge i vostri vestiti: un colore neutro, perfetto per le more. Un beige intenso e caldo che serve da base ad outfit raffinati.
10 Hemlock
Non poteva mancare il verde, ma in una tonalità totalmente inaspettata. Un verde salvia delicato e leggermente pastello. Un colore che donerà tanto alle bionde quanto alle more.



Fonti:


Dr.Martens, non solo una calzatura

Rivedendoli, mi viene la nostalgia. Forse i primi anfibi che ho avuto da ragazzina, oggi ritornano con colori e fantasie mai viste. E come resistere?

Con cosa portarli:
Parola d' ordine: CONTRASTO.
Assolutamente si all' accostamento con minigonne, calze, parigine, vestitini , leggings, gonna a ruota con stampe floreali.
Un voto super per chi li mette abbinandoli a degli shorts, magari di jeans slavato. Per le più coraggiose, abbinatele ad una gonna lunga , magari con degli spacchi laterali che fanno intravedere la gamba (senza calze, please).

Osate un look aggressivo, vedrete che risultati ;-)





Repubblica ci dà un breve accenno alla storia delle scarpe più famose del mondo, e io sto già pensando di comprarne un altro paio!





Comodi e versatili, caratterizzati dall'inconfondibile cucitura gialla e dalla spessissima suola in gomma, tornano di moda ciclicamente e vengono riproposti in versioni sempre diverse: da quelle in tela a quelle a fiori. Ma la sostanza, il modello base, rimane sempre lo stesso e sembra non passare mai di moda nonostante i decenni che passano. Perchè le Dr Martens hanno più di 50 anni, ma non li dimostrano.

Proprio così: la nostra generazione probabilmente ha cominciato a vederli alle medie, ma eravamo ignari che dietro quei fantastici anfibi che per noi erano solo un paio di scarpe alla moda, si nascondesse una storia lunga decenni, e soprattutto molto affascinante.
Le Dr Martens nascono in Inghilterra, e sono tutt'altro che una calzatura glamour. Anzi, vengono disegnate per i soldati, e poi vengono destinate gli operai. Il modello (che è incredibilmente simile a quello odierno) viene creato dalla R. Giggs di Wollaston, che applica la famosa suola ad aria brevettata da un medico tedesco. Sono scarpe comode e resistenti, e proteggono il piede  in qualsiasi condizione. Per questo gli anfibi dal filo giallo vengono presto adottati da postini e operai, e poi addirittura da poliziotti, che sono soliti annerire il filo giallo perchè non stoni con la loro divisa scura.

Insomma, le Dr Martens nascono come scarpe "proletarie". E non meno singolare è il passaggio successivo, quando diventeranno, a turno, le scarpe simbolo di diverse sottoculture urbane. Prima arrivano i mod, poi gli skinhead, poi ancora i punk e infine i cosidetti "boot boys", gli assidui e rissosi frequentatori degli stadi.

I primi in assoluto ad adottare le Dr Martens come calzatura "di riconoscimento" sono i mods londinesi. E qui è necessaria una brevissima digressione sulla sottocultura mod (mod sta per "modernism"), nata a fine anni '50 e diffusissima negli anni '60 soprattutto in Inghilterra. I mods nascono come appassionati di modern jazz, di moda e di stile, e sono tra i primi appartenenti a una subcultura a stabilire una sorta di codice di abbigliamento: vanno sempre in giro con indosso un parka e a cavallo della loro Vespa, e uno dei dettagli che non trascurano mai sono le scarpe, appunto le Dr Martens.
Sempre negli anni '60 avviene un altro cambiamento epocale: le Dr Martens diventano alte. Prima erano basse e con tre bottoni, ora sono alte, avvolgono la caviglia e hanno ben 10 bottoni.

Dal movimento mod emerge una costola più estrema e dura: sono gli skinhead, con le loro teste rasate e i loro ferrei ideali proletari e antiborghesi. Anch'essi sfoggiavano una "divisa" tipica, composta di polo attillate, bretelle, capelli cortissimi e ancora una volta loro: le Dr Martens. Un altra caratteristica principale degli skin era la loro forte tendenza alla rissosità e il duro antagonismo con altri gruppi. Non per nulla fanno la comparsa ai loro piedi le Dr Martens con punta rinforzata in acciaio, ottime armi contundenti in caso di risse. Risse che, proprio per questo, vennero ironicamente ribattezzate "boot-parties".

Da quegli anni cominciò la distinzione tra skin di destra e "red skin", rimasti fedeli agli ideali proletari e antagonisti. Entrambi conservarono le loro Dr Martens, ma idearono un curioso metodo per distinguere l'appartenenza politica: lacci rossi per i red skin, lacci bianchi per chi invece era di destra.
Ma facciamo un breve passo indietro, agli anni '70, quando l'ennesima sottocultura decide che le Dr Martens sono la scarpa perfetta: si tratta dei punk. Per l'ennesima volta le Dr Martens vengono scelte per rappresentare simbolicamente una sottocultura.

Oltre all'abbigliamento tipico di certe subculture, le Dr Martens invadono anche gli stadi, e fino agli anni '80 sono state le scarpe simbolo del tifoso da stadio inglese. E, come è facile immaginare, divennero anche le protagoniste delle risse da stadio, tanto da costringere le autorità a imporre una curiosa regola: costringere i tifosi ad entrare nello stadio senza i lacci delle scarpe, in moda da rendere inoffensivi i tanto temuti anfibi. 

Insomma una storia lunga e decisamente piena di emozioni quella delle Dr Martens. Soprattutto una storia che per decenni si è mossa negli ambienti proletari e nelle frange giovanili più alternative, votate all'antoagonismo. Per tutte queste persone gli anfibi con il filo giallo sono state in qualche modo il simbolo di un modo di vivere e di precisi ideali che si discostavano dal mainstream.
Oggi, le Dr Martens continuano a essere prodotte, come già detto, e sono diventate ormai una calzatura glamour, proposta in mille varianti e reinterpretazioni ispirate alle tendenze del momento. Per non parlare delle numerose vip e fashion icon che le sfoggiano per dare un tocco vagamente punk alle loro mise.

Insomma, dal proletariato alle fashion victim senza passare dal via.