Tutti in ... mutande!

Mutande. Le indossiamo ogni giorno, colorate, bianche,con il pizzo....basta entrare in un negozio di intimo per perdersi tra le mille proposte, modelli, colori.
 Ma quando nascono? Facciamo un salto nel passato, e scopriamolo con un interessante articolo di Focus!

 L'uso di mutande o slip che coprissero la parte intima risale addirittura alla preistoria. Ai tempi dell'antica Grecia si usavano strisce di tele cinte ai fianchi e passanti sotto che assomigliavano più ai moderni perizomi che a mutande vere e proprie. Le mutande sono state per lungo tempo usate solo  per la protezione e per la salute di parti intime. Nel medioevo venne inventata la tanto famigerata cintura di castità, le mutande in ferro per proteggere le donne da altri rapporti con uomini durante l'assenza dei mariti che erano in guerra, ma furono indossate anche a protezione di eventuali molestie sessuali. Durante il medioevo le mutande non ebbero molta fortuna, considerate dall'inquisizione un indumento satanico.

Nel corso dei secoli le mutande sono entrate ed uscite dai guardaroba delle donne, ma fino al '700 erano considerate un indumento sconveniente. Caterina de'Medici, nel '500, ne introdusse l'uso tra le nobildonne: inventò dei mutandoni con la funzione di coprire le gambe delle signore durante l'equitazione.
Questa moda si diffuse tra gli ambienti nobiliari europei, ma, ben presto, le mutande divennero uno strumento di seduzione: erano confezionate con tessuti d'oro e d'argento, ornate da ricami e pietre preziose.
Indossarle divenne, quindi, un segno di eccessiva frivolezza e libertà di costumi. La chiesa le osteggiava reputandole un capo osceno e libidinoso.

Sempre nel '500 divennero un indumento tipico delle prostitute: le autorità veneziane le imposero alle cortigiane per questioni igieniche e di decoro pubblico. Si chiamavano “braghesse” ed erano lunghe fino al ginocchio, spesso ricamate e impreziosite da nastri.

Le prostitute ne fecero un simbolo del loro mestiere: le lasciavano intravedere attraverso gli spacchi delle gonne o le mostravano tirando su le gonne attraverso un sistema di fili. Per questo, quasi scomparvero tra le aristocratiche: si stima che all'inizio del '700 le portassero solo 3 nobildonne su 100. negli anni successivi, tuttavia, tornarono a diffondersi fino ad entrare nel guardaroba della gente comune.

Bisogna arrivare fino al 1900 perchè le mutande avessero il suo riscatto, da mutande solo e esclusivamente bianche del passato si iniziarono a produrre mutande nere e poi anche colorate, con fiori e fantasie, poi la grande ascesa nell'olimpo della Lingerie femminile non più come indumento di ritenzione e igiene ma anche come parte dell'intimo seducente. Ben presto le mutande si accorciavano man mano che la moda, come la minigonna ne richiedeva un ridimensionamento.

 Dalle mutande derivò lo slip, mutande sgambate con pannello posteriore più grande del pannello davanti e poi la culotte che all'inizio era come uno short e poi si ridusse ad arrivare appena all'inizio dei glutei. Il perizoma con un pannello posteriore più piccolo del pannello davanti . Il tanga con il pannello anteriore e dietro solo una sottile striscia che si unisce alla cintura in vita. Ultima generazione sono i micro string, praticamente un minuscolo pannello anteriore e un filo o striscia sottile. Molte le decorazione in uso nei tanga e nei perizomi dove con l'imposizione della moda dei pantaloni a vita bassa il perizoma o il tanga, ma addirittura anche lo slip assumono un ruolo importante nella moda. Esistono slip e culotte in materiale tagliati al laser senza cuciture da indossare sotto vestiti leggeri senza far trasparire niente. Le varianti nell'estetica dei perizomi dei tanga delle culotte e degli slip sono vastissime, applicazioni di strass, piume e pizzi, uso di catenelle e molti altri materiali che prima non si usavano nell'intimo femminile. Il mercato sforna giornalmente nuovi modelli , colori , materiali, si va dal comune cotone alla seta ai tessuti sintetici a quelli di lino, da semplici strisce di perle fino al vinile.
Il perizoma o tanga ormai entrato nel costume moderno ha soppiantato le vecchie mutande della nonna, ma ultimamente c'è un ritorno alla culotte, capo in passato considerato poco sexy ma che adesso viene rivalutato con nuovi tagli, stringhe e preziosi, ritagliato appena sopra le natiche lo rendono sexy e provocante al pari del perizoma e del tanga.

fonti: http://www.costumilingerie.it/
Per saperne di più: Storia delle mutande, di Luciano Spadanuda (Coniglio Editore).

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